“Vedere Bartali pedalare era
davvero uno spettacolo unico:
nessuna sofferenza nei suoi occhi,
piuttosto un’energia quieta e
indomabile”.
Il campione è un famoso ciclista che ha già vinto il Giro d’Italia e il Tour de France. Si chiama Gino Bartali e, nascondendo nel sellino della sua bicicletta documenti falsi, diventa il postino degli ebrei. La bambina è Lea, una tredicenne ebrea costretta a inventarsi un’altra identità per sfuggire ai campi di concentramento, mentre le leggi razziali diventano ogni giorno più minacciose. Tra il 1943 e il 1944 i loro destini si intrecciano: entrambi dovranno lottare per rimanere in sella anche quando la salita si fa più dura.
Un romanzo originale e coinvolgente, per riflettere sui valori della giustizia e della libertà.